Auguri!

E tu dove saresti voluto nascere?


"In un sogno,
come seme fecondo dal tuo ventre colmo di vita,
in una culla di leggerezza."
 
© Rossana Bossù

Esposizione on line visitabile in ogni luogo voi vi troviate e in qualsiasi momento QUI

Quattro chiacchiere nel salotto creativo di Illustrilla

In questi giorni Illustrilla mi ospita per Interv(ART)ista.

Un grazie di cuore va a Ilaria Mozzi che ha voluto invitarmi per scambiare quattro chiacchiere nel suo salotto creativo, per la condivisione e l'opportunità di incontro che riesce a creare in un luogo seppur virtuale.

Cosa si nasconde in due macchie

Sabato 15 dicembre e domenica 16 a Strambino (TO) si è tenuta la manifestazione "Parole in gioco"festa del libro per bambini e ragazzi organizzata da Linedaria editore.


In occasione della festa, ieri ho tenuto un laboratorio di illustrazione per i bambini: Cosa si nasconde in una macchia! 
Ne avevo già tenuto uno due settimane fa a Samone (TO), QUI potrai vedere i dettagli.







 Il laboratorio propone di stimolare la naturale fantasia dei bambini per individuare delle forme da semplici macchie fatte con il caffè. Non vengono posti dei limiti, delle regole, non viene chiesto di colorare all’interno di determinati spazi ma al contrario si invita il bambino ad usare la propria immaginazione per esplorare nuove forme e vedere tutto ciò che si nasconde dentro una macchia: animali fantasiosi, mondi inventati, nuove avventure che possono portare in un secondo tempo all’invenzione di storie.

ci prepariamo a fare le macchie

cosa si nasconderà nella macchia?

i bambini all'opera

Durante il laboratorio ho notato come i bambini abbiano già accumulato tutta una serie di imposizioni, regole, limitazioni dal punto di vista dell'espressione artistica che li porta ad essere troppo razionali.
Di solito quando si creano le macchie con il caffè, per quasi tutti i bambini,  la prima espressione è quella del rifiuto, del dire è solo una macchia, non mi ispira nulla. Spesso mi chiedono se possono, se è permesso colorare un leone di blu o mettere le ali ad un pesce.

Mi chiedo, tutto questo da cosa deriva? Dai troppi album da colorare, dove è indicato esattamente che colore usare e guai ad uscire dai contorni?
O noi adulti tendiamo per paura o per semplicità o per fretta ad instradare i bambini su strade già battute e sicure?


si comincia a prendere confidenza con le macchie



Quando riesco a tranquilizzare i bambini riguardo al fatto che le macchie possono essere colorate del colore che vogliono, che tutto è possibile, gli alberi possono volare, le persone possono avere tante braccia e possono anche essere disegnate nude, che un'automobile può diventare un grazioso cappellino per signora, che si può colorare sopra, sotto, intorno alla macchia, con tanto o poco colore allora sì che comincia a venir fuori la fantasia dei bambini.

Così ci si diverte, si impara ad utilizzare la fantasia come mezzo potente per andare oltre, per esprimersi, per divertirsi, per giocare, per sviluppare la propria intelligenza, per inventare delle storie e per vivere con meno ansie.

in alto a destra il robot formica!

un uccellino super fantasioso!

l'equilibrista!

la grossa gallina che scappa e lascia le uova dietro di sè!

il leone dalla bocca grande e dai tanti denti che mangia solo pane!

A fine laboratorio spero di aver dato ai bambini qualche strumento in più ma nello scambio il guadagno è mio, mi arrichisco della loro visione e imparo qualcosa anch'io.

Naturalmente buffet

La mia personale interpretazione del buffet:

Ho pensato al buffet che tutti i giorni viene messo in atto in natura. La catena alimentare dove ognuno è preda e predatore, un perfetto equilibrio che crea la vita. Amore, lotta, vita, morte, il tutto ruota intorno a un "tavolo".

"Naturalmente buffet" © Rossana Bossù

Illustrazione realizzata per il concorso Tapirulan, calendario 2013.

Ancora un giro in Giostra

Anche quest'anno (qui per vedere il post dello scorso anno) ho avuto il piacere di illustrare "La grande storia" sul numero di novembre della rivista mensile per bambini "La Giostra".
"La grande storia" nel mese di novembre è legata alle fiabe delle Immagini della Fantasia di Sarmede,
quest'anno la storia è legata alle fiabe della Russia: "Lo scambio degli scambi" di Luigi Dal Cin.

"Lo scambio degli scambi" © Rossana Bossù © Testi di Luigi Dal Cin

"Lo scambio degli scambi" © Rossana Bossù © Testi di Luigi Dal Cin

"Lo scambio degli scambi" © Rossana Bossù © Testi di Luigi Dal Cin

Cosa si nasconde in una macchia!

Sabato primo dicembre e domenica due a Samone (TO) si è tenuta la manifestazione "Parole sotto l'albero"festa del libro per bambini e ragazzi organizzata da Linedaria editore.



In occasione della festa, ieri ho tenuto un laboratorio di illustrazione per i bambini: Cosa si nasconde in una macchia!


Il laboratorio propone di stimolare la naturale fantasia dei bambini per individuare delle forme da semplici macchie fatte con il caffè. Non vengono posti dei limiti, delle regole, non viene chiesto di colorare all’interno di determinati spazi ma al contrario si invita il bambino ad usare la propria immaginazione per esplorare nuove forme e vedere tutto ciò che si nasconde dentro una macchia: animali fantasiosi, mondi inventati, nuove avventure che possono portare in un secondo tempo all’invenzione di storie.

Il magico thermos, contenitore del prezioso liquido per fare le macchie


 
La preparazione...

I bambini si sono divertiti, gratificati dalla libertà del poter creare facendo delle macchie e io mi sono divertita nel vedere con quanta facilità i bambini riescono ad inventare, a dar libero sfogo alla fantasia appena gli si fornisce uno spunto da cui partire.

Nella macchia fatta da me si nascondeva un papero che voleva uscire dall'acqua



...via alle macchie!!

 Sono stati creati molti animali, più o meno reali o fantasiosi ma anche intere cartine geografiche dell'Italia e dell'Europa, scene complete costruite tutto intorno alla macchia che come in un fotogramma raccontavano una storia, alberi: dagli ulivi ai faggi, montagne, vulcani e spade laser!


Le macchie cominciano a prendere vita!



Ed ecco cosa si nasconde nelle macchie!





Cantù, I love you!

A Cantù c'è un luogo particolare, popolato da persone interessanti, pieno di cose strane dove si respira un'atmosfera di accoglienza e condivisione.
È una libreria ma anche un laboratorio, un corniciaio, uno spazio espositivo, un posto dove fare due chiacchiere.
Questo luogo dove si raccontano storie è lo Spazio Libri Laboratorio La Cornice che ospita la settima tappa della collettiva Nie Wiem.

Sabato 24 novembre c'è stata l'inaugurazione della mostra la cui esposizione durerà fino al 22 dicembre.

La collettiva Nie Wiem: omaggio a Wisława Szymborska

 Se vi ho incuriosito e volete leggere tutta la storia basta un click: "Datteri e Mandarini"
potete anche guardare e immaginare, altro click QUI

Spazio Libri Laboratorio La Cornice

Spazio Libri Laboratorio La Cornice


La visione della dirimpettaia...*

... ovvero il corso con Carll Cneut.
*(Per capire "la visione della dirimpettaia" vi rimando al post di Ilaria Mozzi con relativi commenti).

Quest'estate ho partecipato ad un corso di illustrazione della Fabbrica delle Favole, a Macerata, tenuto da Carll Cneut.
Era da un po' che volevo scrivere questo post ma per mancanza di tempo ho continuato a rimandare, oggi, complice la giornata di pioggia e la nostalgia che mi è venuta messaggiando con uno dei compagni di corso, ho deciso che era il momento giusto.

Non ero mai stata a Macerata ed era la prima volta che partecipavo ad un corso della Fabbrica delle Favole. Avevo scelto proprio il corso con Carll perché ovviamente mi piace il suo lavoro ma anche perché ne ho sempre sentito parlare bene da chi aveva già fatto dei corsi con lui. Poi è vero che il giudizio su un corso è sempre soggettivo e dipende molto da come ci si approccia, in che momento della vita si è, in quale stato d'animo e di crescita ci si trova ma io di solito mi fido delle persone che mi parlano bene degli altri e non sono rimasta delusa.

L'ufficio del capo

Il corso si basa sulla scelta di una fiaba classica che deve poi essere sviluppata completamente dalla creazione dello storyboard fino ad arrivare a montare il prototipo del libro con il testo e poi realizzare alcune immagini definitive. Io ho scelto "Cappuccetto Rosso", certo non una fiaba nuova e interpretata in mille modi da altrettanti artisti negli anni, ma avevo già un'idea in mente da tempo e non potevo perdere l'occasione di metterla in pratica ora che avevo anche la possibilità di ricevere consigli e insegnamenti.


© Rossana Bossù

Il mio lupo in compagnia dell'allegra brigata della mia dirimpettaia

© Rossana Bossù

Ho un progetto praticamente completo, poetico ed evocativo come piace a me, spero di realizzare al più presto le illustrazioni che ancora mi mancano.

Durante il corso (un po' come mi è capitato anche nei precedenti corsi di illustrazione) ho provato tante emozioni, spesso in contrasto tra loro, sono passata dalla gioia del disegnare, all'euforia del vedere che le idee si trasformavano in disegni esattamente come volevo io, alla crisi (la solita, sempre in agguato, tanto attesa, quanto temuta), alla rabbia, ho anche pianto (anche qui vi rimando al post di Ilaria Mozzi, alla voce "lacrime della dirimpettaia"). A questo proposito vorrei dire che Carll scherza sul fatto che ai suoi corsi piangono in parecchi. Ecco io non volevo rovinare la media, non mi era mai capitato di piangere ad altri corsi ma ho benedetto quelle lacrime perché Carll riesce a toccare delle corde molto profonde e una volta superata la crisi mi sono resa conto di aver ricevuto in regalo un pezzetto in più di comprensione di chi sono, di quale sia la mia strada e quale parte di me viene espressa nelle illustrazioni.
Tutto questo fa capire anche il perché e in che modo Carll Cneut "tira fuori lo stile" da ogni allievo.





Quindi grazie Carll! Grazie per la tua empatia, la tua serietà e professionalità ma anche per la tua simpatia, il tuo umorismo e soprattutto per i preziosi consigli della nonna di Kylie Minogue! (sembra uno scherzo ma non è così son preziosi davvero, ma non ve li dico, non bisogna sempre svelare tutto).

Tirando le somme posso dire che è stato un corso in cui ho imparato molto ricevendo grandi insegnamenti e preziosi consigli ma mi sono anche divertita tanto e di questo oltre a Carll ringrazio anche la mia dirimpettaia, in particolare per il dono del mentore asinino, i mitici compagni di corso e degli altri corsi, i ristoranti "mondiali", il tango a mezzanotte, i pinguini per l'acquario, il burrocacao di Mac Gyver, le matite Luminance, "Silvietta" e ultimo ma non ultimo ovviamente il "Tiritomba", canzone che rimarrà per sempre nel mio cuore come colonna sonora di una settimana d'estate a Macerata!

In piena esecuzione del Tiritomba!




Mi rendo conto che quest'ultima parte dei ringraziamenti rimarrà oscura ai più ma so che chi ha condiviso con me quest'avventura capirà e tanto mi basta.
Un più che sentito ringraziamento va anche a tutta l'organizazione della Fabbrica delle Favole e in particolare ad Eleonora Sarti per le chiacchierate serali.

Il mitico gruppo!

Le dediche! Alessando Sanna e Carll Cneut


I mondi alternativi di Lucca Junior

Devo confessarlo non ero mai stata al Lucca Comics and Games, quest'anno ci sono approdata perché ho ricevuto la menzione speciale al concorso Lucca Junior il cui tema era "Mondi alternativi".
Ho così colto l'occasione per immergermi nell'atmosfera da mondo parallelo che si viene a creare a Lucca nei giorni del festival.
Ero già stata a Lucca in altri momenti, una città splendida, consiglio vivamente di visitare il museo del fumetto, veramente divertente.

Prima della premiazione per il Lucca Junior c'è stato l'incontro con la giuria, una chiaccherata informale con i giurati Livio Sossi, Paolo D'Altan, Luca Montagliani e un'occasione per conoscere di persona illustratori la cui conoscenza spesso è solo virtuale.

Sarah Genovese (responsabile Lucca Junior), Livio Sossi, Paolo D'Altan, Luca Montagliani

Sarah Genovese e la giuria


"Hybrida" ©Rossana Bossù


L'Auditorium San Romano, la suggestiva location dell'esposizione




La sera del 2 novembre è stata veramente un'emozione poter partecipare alla premiazione non solo del Lucca Junior ma di tutto il Lucca Comics and Games 2012. Un'esperienza coinvolgente che mi ha permesso di salire sullo stesso palco dove sono saliti grandi illustratori e fumettisti. Si respirava in modo tangibile grande soddisfazione e tanto lavoro. Ne sono uscita carica di voglia di fare e con la consapevolezza che bisogna crederci davvero perché il lavoro fatto con passione viene sempre riconosciuto.


Rebecca Dautremer


Lorenzo Mattotti e Enzo D'Alò




Penso che l'emozione e la soddisfazione mi si leggessero in viso


A Palazzo Ducale erano allestite parecchie mostre tra cui quella di Rebecca Dautremer che non mi sono certo fatta scappare!

© Rebecca Dautremer

© Rebecca Dautremer

© Rebecca Dautremer

© Rebecca Dautremer
© Rebecca Dautremer

© Rebecca Dautremer

© Rebecca Dautremer

Ho potuto anche assistere ad un incontro con Rebecca Dautremer, durante il quale ha raccontato i suoi progetti attuali e futuri tra cui un lavoro di illustrazione per adulti di "Seta" di Alessandro Baricco. Quando Rebecca è arrivata, prima di sedersi, ha preso il cellulare e rivolgendosi al pubblico ha semplicemente detto: "smile" e ci ha fatto una foto!
Tra le tante domande che le sono state rivolte dal pubblico le è stato chiesto quale consiglio si sentiva di dare agli illustratori esordienti, la risposta è stata: lavorare, lavorare, lavorare!

Rebecca Dautremer

Rebecca Dautremer

Il pubblico dell'incontro con Rebecca


Dopo una lunga fila e una lunga attesa sono riuscita a farmi fare una dedica con disegno sull'albo illustrato "Cyrano" e leggere "Pour Rossana" proprio su quel libro ha sicuramente il suo fascino che valeva tutta l'attesa!